top of page
Immagine del redattoreRedazione

Briatore, imprenditore del divertimento deluxe


Briatore

Non sono in molti a praticare quella strana e difficile disciplina chiamata hate marketing. A livello mondiale senz’altro Trump ha fatto scuola: consapevole di non riuscire a portare tutti gli americani dalla sua parte, manco tutti i conservatori, preferisce spaccare, sempre. E ci riesce, puntando i riflettori solo su di sé e contro il mondo che ovviamente sarebbe sempre contro di lui. Anche Flavio Briatore, sul palcoscenico ben più provinciale della nostra Italia, presto di nuovo in tv per The Apprentice, punta tutto sull’odio di chi, per gusti e/o per mancanza di fondi, non frequenta i suoi locali deluxe in Italia e nel mondo. La cosa funziona. Billionaire, Crazy Pizza, Twiga & company funzionano. Flavio sa bene che l’italiano medio perdona tutto tranne che il successo, per cui, siccome di successo ne ha un bel po’ (prima con Benetton, poi in Formula Uno, oggi con i locali), è quasi sempre sprezzante. Se il suo stile in ambito di lessico, vestiti e locali si può discutere (buone dosi di trash non le risparmia, a sé stesso e a noi), i numeri sono chiari. Il suo gruppo Majestas (l’altro 50% è di Francesco Costa) va a gonfie vele. E’ presente in sei paesi del mondo con 20 locali, tra Europa, Regno Unito e Medio Oriente e totalizza ben 1.100 dipendenti. Regaliamoci, grazie allo stesso Flavio che regna anche sui social, un approfondimento sul Twiga di Marina di Pietrasanta, che ovviamente il buon Briatore ha ricollocato idealmente a Forte dei Marmi, più ricca. D’altra parte è l’unico locale della Versilia ad essere frequentato ogni notte da milionari, soprattutto dell’Est. Nel 2022 il locale (che è discoteca, ristorante, spiaggia, etc) ha fatturato 8.4 milioni di euro. Le spese per il personale (135 dipendenti più i relativi contributi) sono ammontate ad 1 milione e 833mila euro. E ancora: pulizie (6 persone), e sicurezza (35 persone) 269mila euro circa. SIAE? 96mila euro. 50mila euro di spese per gli alberghi (per ospitare gli artisti che suonano al Twiga). E ancora, ecco i fornitori locali (carne, pesce, frutta, etc): 1milione e 65mila euro. Totale delle spese: 4 milioni 651mila euro. Questo conto economico fa invidia a molti, anzi a troppi. Ma qualcuno, almeno qualcuno, gioisce del successo del buon Flavio, pur non amando il suo stile. Infatti, solo il Twiga, nel 2022, ha pagato di imposte ha pagato qualcosa come 1.318mila euro. I suoi hater seriali, tutti insieme, forse ne pagano un po’ di più. Essendo però milioni contro uno, non è poi un grande risultato.

Comments


bottom of page