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Immagine del redattoreRedazione

Fashion Week: l'industria italiana della moda va in scena a Milano


In calendario, durante la nuova settimana della moda, tra gli altri, Giorgio Armani, Bottega Veneta, Fendi, Prada, Jil Sander e pure Dolce & Gabbana, che presenterà le creazioni del giovane designer giapponese Tomo Koizumi. E' di nuovo protagonista sulle scene milanese anche Iceberg. Tra i ritorni spiccano anche quelli del brand cinese Shuting Qiu e di Atsushi Nakashima, marchio giapponese in forte crescita. Confermati anche big come Diesel, Ferragamo, Roberto Cavalli, Tod’s e l'eterno Giorgio Armani. L'unico assente tra i grandi marchi italiani è Versace, che sfilerà 'off schedule' (fuori dal calendario ufficiale) a Los Angeles. Torna a sfilare a Milano anche Gucci, che nello scorso gennaio aveva già messo in scena la sua prima sfilata maschile dopo il divorzio da Alessandro Michele. L'impatto del nuovo direttore creativo Sabato De Sarno, probabilmente, non si vedrà ancora. Ci vuol tempo per unire l'anima di un brand a quella di un nuovo designer. La direzione però è chiara. Ad esempio, i suoi 50 milioni di follower (solo su Instagram), Gucci vuol farli sognare, con video accattivanti ed icone internazionali come Beyonce ed Harry Styles. Come sempre. I veri protagonisti tornano però ad essere i capi e gli accessori firmati Gucci. Il brand, che dal '99 fa parte del gruppo internazionale Kering, torna al centro della scena. Anche chi disegna capi e accessori conta, ma mai quanto la doppia G del fondatore Guccio Gucci. Nel 2022 il fatturato del marchio italiano è cresciuto, certo.

Altri brand del gruppo Kering però, ad esempio Saint Laurent, Bottega Veneta e Balenciaga hanno fatto meglio. Ecco perché Marco Bizzarri, confermato come CEO, punta su essenzialità e minimalismo. In altre parole, sulla sostanza. Ma qual è la situazione complessiva della moda italiana a livello economico e finanziario? Il periodo è davvero positivo. I numeri della Camera Nazionale della Moda Italiani parlano chiaro: nel 2022 il settore è cresciuto del 18% circa rispetto al 2021.


Si temeva che il quarto trimestre non confermasse il buon andamento della prima metà dell'anno, a causa della crisi energetica, ma non è stato così. Anche l'export è cresciuto in modo significativo. Nei paesi UE il segno più è del 18,2%, in quelli extra UE del 19.7. Alcune nazioni sono tornate ad amare l'Italia alla follia: verso la Corea l'export è cresciuto del 31%. Negli Emirati Arabi la crescita è ancora maggiore (+34,2%), mentre il vero e proprio boom del mercato statunitense (39,1%) è forse ancora più importante. Si dice sempre che i mercati maturi diano meno soddisfazioni i quelli emergenti, ma l'amore che chi vive negli USA ha per lo stile italiano sembra proprio non avere limiti. E per il 2023? La Camera Nazionale della Moda Italia stima una crescita del 4%, rispetto al 2022, quando il fatturato è stato di 96,6 miliardi, il più alto degli ultimi vent'anni. Con queste premesse, guardare al futuro con ottimismo sembra l'unica scelta logica da fare. Il sistema moda si conferma fondamentale e continua ad essere il simbolo delle esportazioni italiane nel mondo.


Il lusso dà lavoro: Altagamma cerca 346.000 giovani talenti

Altagamma, il consorzio che mette insieme 113 brand dell'Italia che eccelle nel mondo ed Unioncamere qualche mese fa stimavano che il settore del lusso nei prossimi 5 anni avrà bisogno di 346.000 giovani lavoratori. I profili richiesti sono d'ambito tecnico professionale. Per questo 17 aziende di Altagamma hanno 'adottato' 17 istituti tecnici e professionali, per formare nuovi talenti del fare.



Cargo, ballerine e gonne a portafoglio: la moda guarda ai '90 Cosa indosseranno le ragazze d'ogni età la prossima primavera estate? Dopo l'inverno, la voglia di colorare il proprio guardaroba con qualche capo nuovo si fa irresistibile. Uno dei capi passe-partout sembra sarà la wrap skirt, ovvero la gonna a portafoglio. Da quella midi in raso lucidissimo, da portare con camicie e mini top, alle versioni più rigorose complete di giacca en pendant. Altro must have sarà il denim, effetto usato, ma arricchito da borchie, o anche tulle. Per i pantaloni, ecco un altro grande ritorno, quello dei cargo. E' un trend nato degli anni 2000, quando star del periodo come Britney Spears o Gwen Stefani sfoggiavano pantaloni 'maschili' con tanto di tasconi nei loro celebri video. Oggi i cargo tornano ad essere di tendenza, soprattutto se indossati con gilet, maxi cardigan e giacche in pelle. E i colori? verde acido, blu elettrico, arancio acceso, rosa shocking, giallo evidenziatore saranno i colori che detteranno la moda e porteranno gioia e vigore. Ai piedi, oltre agli stiletti e ai maxi plateau, ecco un altro classico, le ballerine. In raso o pelle, con suola "chunky", ovvero alta e spessa, oppure ricoperte di cristalli. Tra quelle più ricercate, ecco quelle color lavanda con i gommini, ovviamente firmate Tod’s.


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