top of page
Immagine del redattoreRedazione

The Sphere è già in crisi... e non è una brutta notizia



Inaugurata lo scorso 29 settembre a Las Vegas, The Sphere avrebbe dovuto rappresentare “il futuro dei concerti e dell’intrattenimento". Costata la bellezza di 2.3 milardi di dollari, quasi il doppio degli 1.2 preventivati, ha ospitato un paio di concerti inaugurali con gli U2, perfetti per Las Vegas, splendido "cimitero" di artisti dal passato luminoso ed il presente un po' meno roseo. Da Elvis Presley a Celine Dion la lista è infinita... In realtà, la struttura già crea qualche problema. Almeno, l'ha creato all'ex direttore finanziario Gautam Ranji, che ha appena lasciato il suo incarico. Nel primo trimestre di attività infatti The Sphere ha incassato 4.1, milioni di dollari di biglietti e 2.6 milioni affittando alcune suite e con alcune pubblicità diffuse sulla sua cupola. Sono tanti soldi, certo. Però le spese sono alte, visto che il risultato operativo è pessimo: - $98.4. In tre mesi la società ha perso quasi 100 milioni di dollari. Mentre scriviamo, sul sito ufficiale dell’edificio sferico più grande del mondo non è possibile comprare altro che biglietti per uno spettacolo multimediale intitolato “Postcard from Earth”. E’ troppo poco. Se The Sphere restasse soltanto un’esperienza tecnologica e multimediale, probabilmente non riuscirebbe ad invertire la china di un inizio non facle. La tecnologia emoziona davvero quando si mescola con l’elemento umano di musica, cinema, attori in carne ed ossa, errori... e tutto ciò che ci regala esperienze davvero memorabili. Il recente boom italiano dei concerti è figlio anche del livello sempre crescente di ciò che gli spettatori possono godersi tramite impianti audio finalmente eccellenti ed immensi schermi su cui godere ogni dettaglio delle espressioni di un cantante, i volteggi di un performer, l’assolo di un chitarrista. Il futuro di concerti, musei ed intrattenimento passa da un mix di tecnologia e fattore umano. Senza star e senza opere d’arte, magiche perché imperfette, non c’è alcun motivo di staccarsi dallo schermo di telefonini, computer e tv. A pensarci bene, non è affatto una brutta notizia.


(Lorenzo Tiezzi)

Comments


bottom of page